Nell’edizione 2016 di Auto e Moto d’epoca di Padova, abbiamo potuto ammirare da vicino un pezzo, che è veramente il caso di dirlo, è più unico che raro: la Ferrari 250 GTE 2 + 2 della Polizia. Si tratta dell’unico esemplare della prestigiosa casa di Maranello avuto in dotazione dalla Polizia Italiana.

Oggi la Ferrari della Polizia appartiene alla collezione privata di Alberto Cappelli, che nella prima metà degli anni ’70 acquistò la vettura a un’asta militare per un milione di lire. Il prezzo non è da capogiro, come ci si poteva aspettare, poiché all’epoca “nessuno voleva queste vecchie carrette”, come da lui dichiarato a Repubblica in un’asta di Ferrari a Roma (vedi articolo: Ma le vere “Prime Donne” sono stati i collezionisti).

LA STORIA DELLA FERRARI 250 GTE DELLA POLIZIA

Tutto iniziò nel 1962. Durante una premiazione della squadra mobile di Roma, che aveva ottenuto dei grossi successi contro dei malavitosi. Nel corso della cerimonia, l’allora presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi, chiese alla squadra che cosa avesse voluto in regalo. Uno della squadra, quasi per scherzo, disse: “una Ferrari”.

Il presidente Giovanni Gronchi prese la richiesta seriamente e interpellò il patron della Ferrari. Spinto dal suo animo generoso, ma al tempo stesso commerciale, Enzo Ferrari acconsentì. Questo perché vedeva la possibilità di poter inserire una Ferrari in ogni commissariato italiano.

La casa di Maranello preparò due Ferrari 250 GTE 2+2 identiche e di color nero, da destinare alla Polizia. Il 22 novembre 1962 le auto furono trasportate a Roma per eseguire dei test di collaudo. Sfortunatamente lo stesso giorno, durante il collaudo, una delle due Ferrari ebbe un incidente mortale.

Appena successe il fatto, l’auto fu richiamata immediatamente a Modena ed Enzo Ferrari volle assistere personalmente alla distruzione del telaio. Quella che oggi possiamo ammirare è l’auto con telaio 3999, che era rimasta in dotazione alla Polizia di Roma.

Prima di essere consegnata, furono invitati alcuni agenti della polizia a Maranello, a un corso di guida. Uno di questi agenti era Armando Spatafora. Il maresciallo si dimostrò velocissimo, tanto che Enzo Ferrari fu sul punto di chiedergli di partecipare ad alcune gare a bordo di una Ferrari. Ma Spatafora rispose dicendo: “Io sono un poliziotto e guido auto della polizia“.

La Ferrari 250 GTE fu consegnata ufficialmente nel dicembre del 1962 e fu tenuta in servizio fino al 1968. Per 6 anni fu la vera regina di Roma. Era diventata talmente famosa, che si narra, che alcuni ladri avvisavano il maresciallo Spatafora di essere in zona, per poter sfidare la Ferrari della Polizia.

Lungo tutte le strade romane, soprattutto nelle circonvallazioni, i ladri si vedevano arrivare quest’auto nera con la scritta sulle portiere “Squadra Mobile 555-555” e incominciarono a capire che non vi era molto da scherzare, anche perché il maresciallo con la Ferrari, ne arrestò molti.

Uno dei più famosi, chiamato “il Marsigliese”, un francese che aveva una Citroen con impianti idropneumatici, pensando di fregare il maresciallo, scese con l’auto la scalinata di Trinità dei Monti. Spatafora non si fermò. Lo inseguì lungo tutta la scalinata, infatti oggi sotto il telaio si vedono ancora i segni di questo episodio.

La macchina restò in uso a Roma fino al 1968 e nel 1972 fu messa all’asta nel lotto chiamato “Scuderia Pantere Storiche 250 GTE“e acquistata da Alberto Cappelli.

CARATTERISTICHE FERRARI 250 GTE DELLA POLIZIA

La Ferrari 250 GTE 2+2 può raggiungere una velocità massima di oltre 200 km/h grazie al primo e vero motore Ferrari.

  • Anno di fabbricazione: 1972
  • Motore: 12 cilindri a V di 60°
  • Cilindrata: 23953,2 cc
  • Potenza: 235 cavalli a 7.000 giri al minuto
  • Alimentazione: benzina
  • Cambio: quattro velocità più retromarcia
  • Velocità massima: oltre 200 km/h
  • Peso: 1.965 kg a pieno carico
  • Posti: 2+2
  • Numero di telaio: 3999