Guidare un’auto d’epoca è un’emozione che solo chi si è messo al volante di uno di questi gioielli storici è in grado ricordare. Tutto inizia guardando la vettura, la guardi negli “occhi”, apprezzi le sue linee d’antan che sanno evocare ricordi passati, la carrozzeria può essere impeccabile o meno, poco importa, l’auto d’epoca emerge tra tutte quelle moderne.

Apri la portiera e scorgi gli interni, poca elettronica e molta sostanza, il profumo di un tempo ti invita a entrare.

Ti siedi sul sedile del guidatore ed eccoti qui, pronto a fantasticare sui viaggi compiuti da questa vettura, ma anche sulle avventure che è ancora in grado di fare.

Infili la chiave nel blocchetto dell’accensione, cosa ormai rara tra le auto di oggi, la giri e inizi a sperare che il motore parta al primo colpo. Il motorino d’avviamento inizia a girare e dopo qualche secondo senti quella che per le tue orecchie è la più piacevole e candida delle musiche: un rombante motore carico per aggredire la strada.

Emozioni con auto d'epoca

Queste sono le emozioni che provo ogni volta che salgo su una delle mie auto d’epoca o su quelle di un amico. Sarà che ogni tanto, dopo aver girato la chiave, il motore non inizia a rombare e così, mi ritrovo ad avvertire qualche brivido ogni volta che giro la chiave.

Tuttavia una volta che sono in auto, non vedo l’ora di affrontare nuovi orizzonti, conquistando nuove mete esplorando il mondo in compagnia e qualche volta anche in solitaria.

Anche se trovo questa esperienza estremamente appagante, devo ammettere che mi manca una cosa: il ricordo indelebile del mio volto felice a bordo della mia auto d’epoca. Non c’è selfie che possa paragonare il piacere di rivedermi immortalato su un tornante al volante della mia vettura.

Certo, quando sei in compagnia, gli amici possono scattare qualche foto. Puoi addirittura piazzare una telecamera o una fotocamera con l’autoscatto, ma una foto fatta bene è qualcosa di veramente diverso.

Le foto al colle del Galibier

Per puro caso, in viaggio senza meta con la mia bella ho scoperto il colle del Galibier. Un valico alpino che separa le Alpi Cozie francesi dalle Alpi del Delfinato, non troppo distanti dal confine con l’Italia.

Qui attraverso una strada alpina asfaltata e una delle più celebri salite del Tour de France, è possibile raggiungere il mitico colle situato a 2642 m sopra il livello del mare, che oltre alle bici e alle moto, può essere raggiunto anche in auto.

Tornanti Colle del Galibier

La pendenza media non è troppo impegnativa e il divertimento di percorrerla con un’auto un po’ più sportiva, magari a trazione posteriore è assicurato. Quando la percorsi con la mia auto, scoprii con mia infinita gioia una vera chicca organizzata da una community di fotografi.

Infatti lungo i tornanti della strada alpina, in alcuni dei punti più suggestivi della salita e della discesa del Colle del Galibier, si piazzano dei fotografi pronti a “immortalare” il momento. La loro passione è quella di fotografare ciclisti, motociclisti e le auto che percorrono questa strada, rendendo ancor più epica l’esperienza.

Per me è stata una fantastica sorpresa, non solo è stata una grande emozione salire curva dopo curva tutti i tornanti del Colle del Galibier, ma addirittura poter avere un ricordo indelebile e rivedermi alla guida della mia auto d’epoca grazie al fotografo che ha saputo cogliere il momento, è qualcosa di impagabile.

Come recuperare le foto scattate al colle del Galibier?

Per poter ottenere le foto che ci sono state scattate al colle del Galibier basta collegarsi nel loro sito colphotos.com, selezionare il punto dove è stata scattata, scegliere la data e scorrere tra le varie foto scattate quel giorno.

Devo dire che mi sono messo a spulciare anche le foto fatte alle altre persone, sia ai ciclisti che ai motociclisti e non nascondo che mi è venuta voglia di ripetere la salita inforcando la mia bicicletta (questa volta non d’epoca).

Ciclisti al colle del Galibier

Sono dell’idea che a un ciclista, più che a un motociclista o a un automobilista, la foto al colle del Galibier possa evocare un ricordo veramente epico. La fatica di pedalare, conquistando la cima, tornante dopo tornante, imitando le gesta dei campioni del Tour de France e avere delle foto professionali che testimoniano tale impresa, è sicuramente qualcosa che non ha prezzo.

Ora non resta che prendere il proprio mezzo preferito, che sia la bicicletta, la moto o l’auto e partire per questa avventura. Il ricordo sarà indelebile proprio grazie a un fotografo professionista.